venerdì 9 ottobre 2009

Utilizzo auto: Gli italiani sono quelli che la usano meno


ACI e Censis hanno presentato il rapporto Automobile 2009 da cui emerge un dato interessante: gli automobilisti italiani quest’anno hanno percorso mediamente 600 chilometri in meno rispetto al 2007 a causa della crisi economica. Rispetto allo scorso anno hanno percorso il 3,7 per cento di km in meno, hanno usato l’auto per meno giorni (4,9 e non 5,3) e hanno ridotto il numero degli spostamenti giornalieri inferiori al chilometro e il numero degli spostamenti effettuati nei giorni festivi. I fattori che hanno determinato questo comportamento sono stati gli aumenti di alcuni costi di gestione come le spese di parcheggio, che sono aumentate del 50 per cento, e le multe che sono costate il 57 per cento in più.

Ecco perché per spostarsi gli italiani hanno scelto altri mezzi, come i trasporti pubblici, anche se il servizio si è dimostrato inadeguato - come ha ribadito Enrico Gelpi presidente dell’Automobile Club d’Italia - non riuscendo a costituire una valida alternativa all’auto: infatti il 46,3 per cento degli italiani rifiuta il mezzo pubblico perché lo ritengono scomodo e poco pratico. La “seconda scelta” è stata anche la bici (16,3 per cento) e lo scooter (15,7 per cento), mentre chi ha scelto di spostarsi a piedi è stato il 34,3 per cento.

Dal rapporto ACI-Censis, intitolato “Da una congiuntura costrittiva a una mobilità eco-compatibile”, è emerso anche che il 28,8 per cento degli automobilisti vorrebbe sostituire la propria vettura con una più moderna, magari anche usata, beneficiando degli incentivi. L’indagine ha anche messo in risalto le cattive abitudini degli italiani al volante che incorrono in numerose infrazioni: le più ricorrenti sono le violazioni del divieto di sosta, l’eccesso di velocità, il parcheggio in doppia fila e il mancato uso delle cinture di sicurezza.

I più trasgressivi sono i giovani, soprattutto a causa dell’abuso di alcool al volante, mentre gli over 55 sono più corretti anche se bisogna considerare che utilizzano meno l’auto. A questo proposito il Presidente Gelpi ritiene che per i giovani automobilisti debba essere realizzato un percorso formativo continuo iniziando da una prova pratica per il patentino dei ciclomotori, proseguendo a 17 anni con un anno di apprendistato alla guida affiancati da un tutor, per finire con corsi periodici di guida sicura presso una struttura qualificata come i Centri di Guida sicura dell’ACI.

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